Questa antica città romana, fondata nell'VIII secolo a.C., emerse come un'importante forza politica nel XII secolo d.C. Il secolo successivo fu un periodo di guerra quasi costante tra le embrionali città stato italiane e il Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa, con Padova che gradualmente prese il sopravvento. Contemporaneamente sorsero nuovi movimenti religiosi, tra cui San Francesco fondò nel 1209 il suo ordine di predicatori mendicanti. Un monaco francescano arrivò a Padova dal Portogallo per predicare la pace; diventerà venerato come sant'Antonio da Padova. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1231, la città intraprese la costruzione di un'enorme basilica in suo onore, ancora oggi uno dei maggiori centri di pellegrinaggio in Italia. In stile romanico e gotico, è ricca di tesori, mentre all'esterno è affiancato uno splendido bronzo equestre del Gattamelata di Donatello (1453).
Un secolo dopo, (1303 – 1309) Enrico Scrovegni costruì una cappella per espiare l'usura di suo padre: i cristiani non potevano prestare denaro, il che spiega la tolleranza verso gli ebrei nel Medioevo in tutta Italia. Le pareti furono affrescate da Giotto con scene della vita di Cristo e della Vergine, su uno sfondo azzurro radioso. Considerato uno dei punti di svolta dell'arte occidentale, gli elementi prospettici, i dettagli realistici e le espressioni mostrano un naturalismo e una scioltezza del tutto innovativi.